I 7 motivi per cui dovresti iscriverti ad un’arte marziale tradizionale invece che ad un corso di difesa personale.

 

“Ma come?” ti chiederai, “nella tua palestra il tuo corso top è un corso di Difesa Personale e cerci di convincermi a fare un’arte marziale tradizionale?”

Si, e ti spiego subito perché:

Prima di essere un insegnante, prima di essere la penna dietro a questo blog, io sono un marzialista.

E sono così innamorato delle arti marziali che ti racconterei una balla se ti nascondessi i vantaggi che uno stile tradizionale può avere rispetto a un corso di Difesa Personale o ad uno Sport da Combattimento.

Soprattutto vorrei che fosse chiaro un messaggio:
non è una guerra tra stili, né tra Difesa Personale, Sport da Combattimento e Arti Tradizionali.

Non esiste alcuno scontro e alcuna esclusione.

Chi ti dice che una cosa esclude l’altra è solo una persona che non è sufficientemente matura per il confronto e per assorbire il meglio che il mondo delle arti marziali può offrire.

Per questo motivo voglio mostrarti i motivi per cui, se non hai ancora trovato la tua strada, ti consiglio di iscriverti a un corso di arti marziali tradizionali come prima esperienza.

 

  1. Gli stili tradizionali non sono “vecchi”. Sono “esperti”.

    Diciamolo pure, tante volte arti con una storia secolare alle spalle vengono etichettati come “vecchie”.
    Nulla di più sbagliato: tutta l’esperienza e la tradizione compongono aspetti interessantissimi a livello culturale.
    La maggior parte dei sistemi che si sviluppano nell’arco di secoli hanno dato vita a vere e proprie filosofie.
    Studiare uno stile tradizionale spesso vuol dire anche intraprendere un viaggio di crescita interiore.

  2. Sono più sicure a livello fisico.

    Nelle arti tradizionali, il confronto con i compagni è solitamente molto disciplinato e incanalato in esercizi preordinati.
    Applicare le tecniche (per sviluppare la motricità, ricorda!) in un contesto simile è sicuramente più sicuro rispetto a uno sport da combattimento o alla difesa personale, dove gli esercizi tendono ad essere da subito più dinamici e meno controllati.

  3. Didattica, didattica, didattica!

    Non raccontiamoci storie, Roma non è stata costruita in un giorno.
    Una didattica vecchia di secoli potrà non essere applicabile a tutti i contesti moderni, ma ha l’indubbio vantaggio di essere collaudata ed efficace…
    …cosa che non si può dire di certi insegnanti improvvisati di difesa personale (che magari sono diventati istruttori, senza nessuna esperienza precedente, frequentando un corso di 2 giorni…vedi link)

  4. Per avere successo serve Disciplina!

    Anche qua gli stili tradizionali non hanno rivali.
    La disciplina è parte integrante di ogni stile marziale che si rispetti.
    C’è sempre grande attenzione ai valori morali come fondamento del percorso marziale e a parità di abilità, un guerriero calmo e consapevole vincerà sempre su chi non è in grado di gestire le proprie emozioni, nella vita come nel combattimento.

  5. Hanno un sacco di belle cinture colorate.

    Ovviamente sto scherzando, ma solo fino a un certo punto.
    Il detto che le cinture sono buone solo a tenere su i pantaloni, ovvero che il valore di un marzialista non deve essere giudicato sulla base di cinture e attestati, contiene una profonda verità.
    Ma non bisogna dimenticare cosa queste cinture rappresentano: non un cartello che attesti il tuo valore, ma un obiettivo da raggiungere.
    Gradi ed esami rappresentano un importante strumento di confronto personale e con i tuoi compagni: la cintura è un beneficio per te, non per gli altri.

  6. Su con quella schiena!

    Uno degli aspetti che preferisco delle arti tradizionali è l’attenzione alla postura e alla forma. Troppo spesso nei corsi di Difesa Personale o negli sport da combattimento (quelli condotti in maniera approssimativa) si dimenticano le basi.
    Si è così concentrati a “colpire”, a “diventare forti”, che si lasciano indietro aspetti essenziali. Forse così saprai fare qualcosa fin da subito, ma senza i fondamentali (coordinazione, radicamento, postura) si rischia di consolidare errori che a lungo andare ti limiteranno.
    Nelle arti tradizionali questi aspetti vengono privilegiati fin da subito.

  7. La difesa personale non è tutto!

    Il mondo là fuori è pericoloso, ma per nostra fortuna non viviamo nel medioevo.
    Essere aggrediti è un’eventualità, non una certezza: per questo sconsiglio fanatismi apocalittici per essere pronti all’olocausto nucleare.
    Un percorso tradizionale porta a una crescita personale motoria e morale che ti consentirà di affrontare le sfide di ogni giorno con più serenità e autocontrollo…
    …e di sfide la vita ne è piena.

 

Come avrai notato ci sono un sacco di valide ragioni per iscriversi a un corso di tradizionale però fai attenzione anche alle fregature.

Se vuoi avere una vera esperienza nel tradizionale scappa da quei corsi del tipo “difesa personale con: …e il nome di un tradizionale tipo karatè, kung fu, judo ecc ecc appiccicato in fianco” o tutte quelle discipline nate la settimana scorsa che per darsi un tono da tradizionale le trovi pubblicizzate come “Qualcosa di moderno trattino Jitzu”.

Cerca invece un percorso che abbia i 7 punti scritti sopra e non che abbia solo il nome simile ad un tradizionale.

Hai presente la differenza tra il Parmigiano Reggiano e quelle cose che trovi nei supermercati all’estero e che hanno il nome simile (o sostengono di essere simili come gusto) e che però hanno un saporaccio o non centrano niente con l’originale?

Ecco con il tradizionale è la stessa cosa!

Cerca corsi di tradizionale DOP o IGP

 

…e se non l’hai già fatto ricordati anche di scaricare la guida gratuita per riconoscere i maestri disonesti cliccando qui!

 

Concludo dicendoti che per me il tradizionale è così importante che nel mio corso di difesa personale uso, per trasmettere motricità, radicamento, coordinazione e disciplina, le stesse chiavi didattiche di un tradizionale.

E’ un corso di difesa personale ma postura, radicamento, motricità e didattica vengono insegnate similmente al tradizionale perché l’esperienza più che millenaria di alcune culture di trasmettere il sapere marziale ha un valore immenso.

 

P.S.
Aggiungo un ottavo punto per i più piccoli:
Secondo me l’esperienza del tradizionale è così fondamentale, che per esempio ai ragazzini sotto i 16 anni sconsiglierei di iscriversi a un corso di difesa personale o di sport da combattimento e li inviterei a farsi prima qualche anno di tradizionale (almeno fino ai 15/16 anni).
Ovviamente se qualcuno ha un genitore, che per esempio è un insegante di pugilato, magari per lui le cose potrebbero essere diverse, ma se nella tua famiglia non c’è una particolare cultura marziale il mio consiglio per te è:

Dacci dentro col tradizionale almeno fino ai 15/16 anni.

Anche se poi vorrai darti al combattimento o alla difesa personale vedrai che non sarà stato tempo sprecato.

Disciplina, abilità e motricità pagano sempre.

 


“oggi sii umile, sorridi e allenati perché presto sarà già domani”

Alla prossima
Enrico Luciolli

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