Scopri gli errori più comuni di chi si avvicina per la prima volta alla Difesa Personale e come non farti derubare dagli insegnanti-bandito che proveranno a rapinarti con i loro corsi truffa!
Se stai pensando di iscriverti a un corso di Difesa Personale questo è l’articolo più importante che potrai mai leggere perché sto per rivelarti alcune informazioni che non solo ti salveranno la vita ma anche il portafoglio.
Sicuramente se hai scovato questa pagina nascosta tra le pieghe di internet vuol dire che sei una persona attenta e che hai la buona abitudine di documentarti prima di fare scelte importanti.
Personalmente credo che questa sia davvero una qualità positiva, perché è solo grazie alle persone come te, cioè quelle che fanno lo sforzo di informarsi, che è possibile smette di alimentare tutte quelle truffe che sfruttano l’ignoranza della gente.
E’ una buona prassi che va sicuramente premiata e incentivata.
Per questa ragione, più (un’altra che ti dirò tra poco) voglio darti accesso a conoscenze da insider che il 97% delle altre persone ignorano (compresa la maggior parte dei praticanti di arti marziali).
Sono informazioni molto importanti perché chi non le consce è destinato a fare la stessa fine di un folle che si mette a correre all’interno a una casa completamente buia e nella quale non ha mai messo piede prima: scoprirà dove sono gli ostacoli solo dopo essercisi sbriciolato contro le ossa.
Ma a differenza della maggior parte delle altre persone, tu oggi avrai una guida esperta che conosce bene tutte le stanze di questo edificio.
Per ora non voglio annoiarti raccontandoti la mia storia ma, almeno per sommi capi, posso dirti che sono un super appassionato di Arti Marziali e di Difesa Personale che studia e si allena tutti i giorni da più di vent’anni.
Grazie alla mia esperienza potrai evitare di sbattere la faccia scontro qualche spigolo e perfino aiutare qualche amico. Infatti, una volta imparata la strada potrai salvare anche tutti quelli con cui vorrai condividere queste stesse informazioni.
Per cui, bando agli indugi e lascia che ti guidi in questo breve tour, ma soprattuto permettimi di tirare le pesanti tende nere che oscurano la stanza.
Voglio far entrare un po’ di sole così che tu veda chiaramente come muoverti. Inoltre, in questa casa c’è proprio bisogno di un po’ di luce per far scappare gli scarafaggi.
Infatti, l’altra ragione per cui oggi sono qui a spifferarti i segreti che certi “istruttori” di Difesa Personale non vorrebbero che tu sapessi, è perché non ne posso più di tutti i ciarlatani che infestano il mondo delle Arti Marziali e della Difesa Personale.
Perché non ne posso più?
La risposta è semplice: se almeno una volta nella vita ti è capitato di appassionarti a qualcosa, sono certo che potrai capirmi, perché quando c’è qualcosa che ti coinvolge veramente, vorresti sempre condividerla con le altre persone…
…ma soprattutto, quando fai le cose con cuore e con dedizione, non tolleri le ingiustizie…
…specialmente quando vedi che ci sono uomini disonesti che distruggono tutto quello in cui credi solo per ficcarsi un po’ di denaro in tasca o per alimentare il proprio ego.
Io non sono un eroe, non sto cercando di diventarlo e di certo non morivo dalla voglia di farmi nuovi nemici.
Ti assicuro che, se fosse stato per me, avrei preferito continuare a fare quello che ho fatto negli ultimi vent’anni: me ne sarei stato nella mia palestra a cercare di fare bene le mie cose ignorando quello che fanno gli altri…
…ma quando è troppo è troppo!
Il problema, infatti, sta diventando di proporzioni bibliche e proprio per questo non me la sento più stare zitto.
Oggi solo un corso di Difesa Personale su trenta, non è una fregatura (più del 90% dei corsi non da nessuna vera preparazione e vende solo finte sicurezze illudendo le persone con informazioni false) e di fronte a questi numeri, per me, non è più moralmente accettabile nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che il problema sia solo degli altri.
Voglio aiutare le persone oneste a trovare maestri degni di fiducia e, anche se un po’ contro voglia, sono disposto perfino ad attirare su di me l’odio di tutti i furfanti pur di iniziare a ripulire il mondo delle Arti Marziali.
Non è più accettabile che la norma, per chi si iscrive a un corso di Difesa Personale, sia di trovarsi di fronte a uno dei fratelli Dalton mascherato da istruttore di Arti Marziali. Praticamente siamo arrivati al punto che, per assurdo, è più probabile farsi derubare da uno di questi insegnati-bandito di Difesa Personale che da un vero scippatore.
Ecco perché mi sono preso la briga di scrivere questo articolo e perché ho deciso di svelarti le dritte di cui avrai bisogno per non farti alleggerire il portafoglio da qualche abile venditore di fumo.
Sì, perché il problema è che molto spesso queste persone sono esperte nell’agitare l’acqua per renderla torbida. E quando l’acqua è torbida diventa molto difficile, anche per una persona attenta, vedere il fondo di quel secchio pieno di bugie.
Qual è la cosa principale da sapere per chi si vuole iscrivere ad un corso di Difesa Personale?
Se ti guardi intorno scoprirai che c’è pieno di proposte di corsi che durano qualche mese, a volte un paio di giorni o addirittura solo poche ore.
Tutti ovviamente promettono di renderti sufficientemente abile da poter affrontare ogni genere di criminale, ma questi corsi funzioneranno davvero?
No, sono tutte fregature!
E adesso ti svelerò non solo il perché, ma anche alcune delle tecniche disoneste di vendita che vengono usate dai ciarlatani che propongono questi corsi.
Per spiegarmi meglio ti farò un esempio slegato dal mondo delle arti marziali in modo che sia semplice capirlo anche per chi non ha mai praticato prima Difesa Personale: ti parlerò di pianoforte.
Immagina di essere una persona che non ha mai studiato musica.
Ora, se qualcuno ti proponesse un corso per imparare a suonare il pianoforte in 10 ore: gli crederesti?
E se questo qualcuno ti dicesse che dopo 10 ore non solo sarai in grado di suonare da solo in pubblico ma anche di farlo in un gruppo di musicisti esperti: lo riterresti plausibile?
Ovviamente no!
Ecco perché, come puoi ben immaginare, chi vende questo genere di corsi, come nell’esempio del pianoforte, non avrebbe nessun allievo se non mentisse.
La menzogna si nasconde nel rendere la propria proposta verosimile agli occhi degli ingenui.
Per convincere le persone, chi propone questo genere di corsi di solito fa riferimento a 2 tecniche disoneste di vendita:
1- Capacità soprannaturali o semi scientifiche che non hanno niente a che fare con il corso che ti vogliono vendere:
Pillole miracolose, Ipnosi, Tecniche segrete scoperte da qualche monaco, Pnl, Risveglio Sciamanico, Meditazioni guidate, Tecniche militari, Accesso al tuo inconscio, Istintività nascosta, ecc.
Nel nostro esempio del pianoforte suonerebbe più o meno così:
Impara a suonare il pianoforte in 10 ore.
Chiunque può imparare!
Infatti, tutti noi ascoltiamo la musica fin da bambini e quindi dentro di te inconsciamente conosci già tutto. Inoltre Il tuo respiro e il battito del tuo cuore ti hanno già insegnato il ritmo, solo che tu non lo sai ancora.
Grazie alle nostra tecnica segreta di ipnosi Militare e riscoperta della tua istintività risveglieremo la tua conoscenza latente della musica e in pochissimo tempo imparerai a suonare.
Anche tu potrai imparare a suonare il pianoforte senza fatica grazie al nostro corso di 10 ore.
2– Riferimento ad abilità dell’insegnante o a testimonial che però non centrano niente con la tua capacità di imparare.
Nel nostro esempio del pianoforte suonerebbe più o meno così:
Impara a suonare il pianoforte in 10 ore.
Chiunque puo’ imparare!
Il corso è tenuto dal Maestro Tal Dei Tali allievo diretto del gran maestro di pianoforte Tizio Caio.
Per chi non lo sapesse Tizio Caio ha suonato nelle più prestigiose orchestre del mondo. Si è poi specializzato nelle tecniche segrete insegnate ai bambini in Russia e in Cina per farli diventare i più bravi pianisti del mondo e le ha collaudate con successo presso l’orchestra filarmonica di New York.
Ora anche tu potrai studiare queste tecniche segrete!
Grazie al lavoro di divulgazione di Tal Dei Tali potrai finalmente imparare a suonare il pianoforte senza fatica in appena 10 ore.
Forse starai ancora pensando che i 2 annunci non sono comunque molto credibili, e in parte hai ragione, perché è abbastanza risaputo che occorre molto tempo per imparare a suonarlo.
Sostituisci però il piano con qualcosa che la gente conosce meno come, per esempio, la difesa personale, qualche abilità finanziaria, il dimagrimento, la preparazione fisica, la seduzione, qualche abilità sociale o qualche conoscenza spirituale e il gioco inizia ad avere senso.
Inoltre, l’annuncio sarebbe 5 volte più potente se combinasse entrambe le tecniche MIRACOLO + AUTORITÀ/TESTIMONIAL.
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Impara a suonare il pianoforte in 10 ore.
Chiunque può imparare!
Infatti, tutti noi ascoltiamo la musica fin da bambini e quindi dentro di te inconsciamente conosci già tutto: Il tuo respiro e il battito del tuo cuore ti hanno già insegnato il ritmo, solo che tu non lo sai ancora.
Grazie alle nostra tecnica segreta di ipnosi Militare e riscoperta della tua istintività risveglieremo la tua conoscenza latente della musica e in pochissimo tempo imparerai a suonare.
Il corso è tenuto dal Maestro Tal Dei Tali esperto di fama mondiale di ipnosi e allievo diretto del gran maestro di pianoforte Tizio Caio.
Per chi non lo sapesse Tizio Caio ha suonato nelle più prestigiose orchestre del mondo. Si è poi specializzato nelle tecniche segrete insegnate ai bambini in Russia e in Cina per farli diventare i più bravi pianisti del mondo e le ha collaudate con successo presso l’orchestra filarmonica Di New York.
Ora anche tu grazie al lavoro di divulgazione di Tal Dei Tali e alle sue capacita di ipno-terpeuta potrai risvegliare le tue capacità latenti di musicista e potrai studiare le tecniche segrete dei bambini Russi e Cinesi.
Grazie a questo corso potrai finalmente imparare a suonare il pianoforte senza fatica in appena 10 ore.
Oggi nella difesa personale siamo messi anche peggio!
E’ ormai da così tanto che va avanti la truffa dei corsi rapidi che oggi la maggior parte della gente si è convita dell’idea che esista un trucco per diventare bravi in poco tempo.
E per assurdo non serve più nemmeno scrivere annunci articolati come nell’esempio del pianoforte perché tanto c’è già pieno di persone disinformate che si immaginano di poter imparare la Difesa Personale in poche ore grazie a dei trucchi (potenzialità nascoste nel tuo istinto, tecniche di derivazione militare, metodi ipnotici, conoscenze segrete che provengono da qualche arte marziale orientale, ecc.).
Ormai basta solo scrivere il nome di qualche arte (meglio se straniera o di derivazione militare) seguita dalla scritta Difesa Personale per far abboccare i pesci più disinformati.
P.S. ovviamente non voglio dire che tutti i corsi sono delle fregature ma di sicuro lo sono tutti quelli che propongono scorciatoie o soluzioni rapide.
La verità è che questi corsi hanno un mercato perché la maggior parte delle persone, invece di informarsi come stai facendo tu in questo momento, compra di pancia.
E il fenomeno è difficile da arginare perché la fuori c’è tutto un esercito di pigri cronici che come prassi, invece di impegnarsi per raggiungere un risultato, cerca solo pillole magiche, miracoli, tecniche segrete e profeti.
Lo so che questa è la tipica frase che nessuno vuole mai sentirsi dire. Ma quando qualcuno cerca delle scorciatoie presta il fianco a tutti quei venditori senza scrupoli che sono lì apposta per approfittarsi delle debolezze della gente.
Quindi, per chi è molto pigro, le soluzioni sono due:
- Cogliere l’occasione di studiare seriamente la Difesa Personale per lavorare anche sulla propria disciplina
- Lasciare perdere il finto studio della Difesa Personale a suon di corsi rapidi e tenersi invece i soldi in tasca. Questa è sicuramente una soluzione più intelligente rispetto a lanciarli dalla finestra abboccando alla trappola delle tecniche segrete che promettono risultati magici.
Ho qualche brutta notizia per chi pensa che si possa imparare a combattere come in Matrix:
- Imparare in pochissimo tempo è impossibile.
- La difesa personale è un’attività motoria completa e complessa.
- E’ impensabile riuscire a addestrare qualcuno, magari senza alcuna esperienza marziale o di combattimento, in pochi giorni.
Quindi nessuno può insegnarmi la difesa personale in un fine settimana?
La vedo davvero dura.
La cosa ha senso solo se per difesa personale intendiamo la “prevenzione”, ovvero tutti quelli accorgimenti che possono evitarti di finire in una situazione di pericolo.
Un corso di questo tipo può darti le dritte giuste su come comportarsi in situazioni limite, cosa dire e cosa non dire, le circostanze da evitare e le dinamiche dell’aggressione.
Rimane comunque il solito problema: non è detto che, nonostante qualcuno ti abbia detto come comportarti, nella situazione di pericolo tu sia in grado di applicare quei gesti di prevenzione.
Ogni insegnamento va interiorizzato, e questo è un processo lungo, che può essere parzialmente accorciato in presenza di particolari attitudini o esperienze personali.
È ovvio che se hai la stazza di King Kong, sei nella nazionale di rugby o un sollevatore di pesi olimpico, magari imparando quattro tecniche te la puoi cavare, ma se hai la forza di un canarino e pesi 20 Kg è inevitabile che la strada sia più lunga.
- Nella vera Difesa Personale non è possibile insegnare qualcosa e farlo interiorizzare a qualcuno in tempi brevissimi, per quanto dotato sia l’allievo o l’insegnante
Lo stress è la variabile più influente di tutte per ciò che riguarda la difesa personale.
Tornando all’esempio del pianoforte, che mi sembra molto semplice e calzante: facciamo finta che qualcuno ti abbia venduto un corso di 4 lezioni e che tu, piuttosto dotato, sia riuscito a imparare un semplice pezzo.
Ora, posto che il pianoforte non cerca di staccarvi le dita mentre suoni e nessuno ti sta minacciando o cercando di fare male, prova a pensare di mettere il tuo pianoforte in mezzo a una piazza e iniziare a suonare, sotto lo sguardo di tutti.
Pensi davvero di riuscire a non fare errori, di eseguire il pezzo alla perfezione e magari, quando il pubblico te lo chiede, improvvisare qualcosa di nuovo?
E se poi questa semplice prova ti fosse posta a distanza di qualche anno dal tuo ultimo allenamento?
La vedo dura!
Ora, se parliamo di difesa personale, le cose vanno anche peggio perché il contesto sarà infinitamente più stressante e pericoloso dell’esempio col pianoforte:
- potresti avere mal di testa
- essere già stato colpito dall’aggressore, magari di sorpresa o alle spalle
- potresti aver bevuto una birra di troppo
- potrebbe esserci poca luce
- potrebbe piovere
- potresti indossare degli abiti che ti limitano nei movimenti
- potresti semplicemente essere seduto
- ecc..
se l’abilità non è parte di te, completamente interiorizzata, difficilmente potrà funzionare.
Non pensare mai allo scenario migliore quando ti alleni perché altrimenti rischi di essere completamente impreparato alla vita reale.
Ma ho letto su internet di una ragazza (o mi hanno raccontato della cugina dell’amico di un amico) che dopo un corso di 10 ore è riuscita a difendersi!
Più probabile che sia una leggenda metropolitana o che ci sia qualche dettaglio che intenzionalmente qualcuno ti sta nascondendo.
In ogni caso non lo escludo categoricamente, ma è un po’ come con i “gratta e vinci”: da qualche parte ci sarà anche quello che vince il 1° premio, ma il dato rilevante è che ci sono anche centinai di migliaia di persone che ogni giorno perdono soldi in questo modo.
Ricorda: è infinitamente più probabile perdere (o avere vincite irrilevanti) che diventare milionari.
Ovviamente tu sei libero di fare ciò che vuoi ma a me non piace scommettere con la mia vita quando so che ci sono 100.000 possibilità di sconfitta e una sola di riuscita.
Te lo dico con il senno di poi di una persone che lungo la strada ha capito l’errore e si è ravveduta.
14 anni fa insegnavo Difesa Personale alle ragazze nelle scuole superiori di Verona e provincia ma allora ero molto meno esperto di adesso e non facevo altro che ripetere a pappagallo quello che i miei istruttori mi avevano detto di dire. Non avevo il coraggio di contraddirli…
…d’altra parte come poteva permettersi uno sbarbatelo di criticare un sistema consolidato dalla prassi?
Oggi, invece, non ne voglio più sapere nulla di quest’idea di omertà all’italiana dove ai clienti non si danno tutte le informazioni perché se no questi non comprano e perché, come dicevano alcuni miei insegnati, un corsetto di poche ore è meglio di niente.
Balle! una bugia rimane sempre una bugia, soprattuto se detta per intascare soldi o per accrescere il proprio prestigio/ego.
Proprio quell’esperienza per me è stato un forte punto di rottura perché mi sono accorto con l’esperienza diretta che corsi di questo tipo creano solo false certezze nella mente delle persone.
Ho visto con i miei occhi che nessuna abilità motoria rimane a lungo in chi ha frequentato corsi brevi.
Oggi, quando mi chiedono di fare degli interventi didattici, parlo solo degli aspetti preventivi e mi rifiuto categoricamente di mostrare tecniche che richiedano l’impiego del corpo a chi non è disposto ad investire come minimo duecento ore nell’allenamento.
Fare diversamente crea solo pericolosissime illusioni: le persone credendo di saper fare e rischiano la propria vita provando a fare qualcosa di cui non sono all’altezza.
Come dicevo prima, esiste anche la componente fortuna, ma ritengo sia da stupidi fare affidamento solo su quella. Sarebbe come dire ai ragazzi: smettetela di studiare o di lavorare, comprate invece solo “gratta e vinci”.
E allora come si fa?
Se parti con mezzora di ritardo per andare a un appuntamento e poi trovi qualche semaforo rosso, non lamentarti e, soprattutto, non dare la colpa del tuo ritardo ai semafori.
Partecipare a un corso di difesa personale perché domani prevedi di trovarti in una situazione di pericolo potenziale, non è una cosa particolarmente furba.
- Preparazione vuol dire anche gestione degli imprevisti.
Se quello a cui sei diretto è l’appuntamento con la tua vita è meglio partire prevedendo di trovare tutti i semafori rossi e casomai arrivare con qualche minuto di anticipo piuttosto che arrivare morti.
Inizia a ragionare in maniera più strategica. Investi il tuo tempo in un progetto che ti può dare un sacco di soddisfazioni ma che t’impegnerà per qualche anno.
Il fatto che sia un’attività complessa e lunga non vuol dire che i progressi non si vedano: già dopo pochi mesi il fisico risponde all’allenamento con una migliore reattività e si gode di una maggiore sicurezza e confidenza psicologica.
La motivazione è importantissima!
Un buon corso di arti marziali (la difesa personale fa parte delle arti marziali anche se qualcuno dice di no per ragioni di marketing) può dare moltissimo: nel tempo l’approccio cambia, passando dalla necessità di difendersi alla crescita personale, fisica e psicologica.
- Un corso di arti marziali è un’attività che permette di crescere come persona.
La motivazione iniziale può essere l’obiettivo di difendersi, ma la paura da sola non permette di crescere.
Capita che alcuni allievi entrino in palestra perché devono esprimere la propria aggressività o dimostrare a se stessi di potersi difendere: tuttavia a rimanere sono quelli che vedono la motivazione farsi profonda e trasformarsi in passione.
Una pratica seria nelle arti marziali migliora notevolmente non solo l’aspetto del tuo fisico e la tua salute ma aumenta soprattutto la coordinazione rendendo di fatto le arti marziali, se ben allenate, l’unico sport che ti permette di migliorare contemporaneamente anche in tutti gli altri.
- A livello sportivo, lo studio della Difesa Personale è la cosa più complessa che puoi fare con il tuo corpo: richiede una grande preparazione fisica, tanta coordinazione e, come se non bastasse, l’interazione con l’avversario rende il tutto molto più difficile
Non solo corpo
Un buon maestro di arti marziali o di difesa personale ti insegna uno stile di vita fatto di rispetto, disciplina e coraggio…
…e se all’inizio si tratta solo di imparare a difendersi da un malintenzionato, dopo qualche anno si inizia a vivere come un vero guerriero…
…forti nello spirito e capaci di ottenere risultati molto al di sopra della media come per esempio puoi notare leggendo un po’ di feedback dei miei allievi cliccando qui, o guardando il video che trovi qui.
Inoltre se desideri approfondire l’aspetto psicologico ti consiglio di ascoltare il podcast gratuito di Guerriero Efficace. Lo trovi cliccando qui.
“Bello quello che dici, ma sai cos’è? non credo di essere portato!”
Se pensi che sia solo una questione di talento o predisposizione ti sbagli.
In questo articolo non intendo approfondire troppo questo argomento ma se sei interessato… ti consiglio la lettura di questo libro che ti farà sicuramente cambiare idea:
La trappola del talento. Da Mozart a Tiger Woods, è il duro lavoro a fare di te un genio
(Geoff Colvin)
Ok, allora cosa ci dovrebbe essere in un corso serio?
Le 7 cose minime che devono essere presenti in un corso di Difesa Personale serio.
Ci sono alcuni elementi che sono fondamentali e che non possono essere tralasciati: nel caso questi mancassero probabilmente ti trovi nel posto sbagliato, e in qualche modo potresti essere caduto in una delle tipiche “trappole” presenti tra i corsi di Difesa Personale.
- Non ci deve essere assolutamente un eccesso di emotività: il corso non dev’essere tenuto in piedi dalla paura né dall’autoesaltazione. Deve esserci una didattica strutturata e con obiettivi chiari. Il grosso della motivazione per frequentare il corso la devi portare tu da casa e non essere frutto né di terrorismo né di comportamenti volti all’autoesaltazione dell’allievo da parte dell’insegante.
- Ci dev’essere una componente di simulazione con i colpitori. Devi colpire qualcosa, le tecniche portate all’aria non sono sufficienti. Bisogna condizionare il corpo all’impatto nella maniera giusta, capire cosa vuol dire portare e ricevere un colpo.
- Devono esistere degli elementi di libertà progressiva. La libertà assoluta è solo caos, ma la rigidità preordinata è altrettanto dannosa. Un elemento di libertà vincolato, come portare il colpo con la mano destra o sinistra, aiuta a condizionarti nella gestione delle variabili.
Aggiungere troppe variabili subito, allo stesso tempo, porta solo all’approssimazione. - La preparazione fisica è fondamentale. Un corpo non allenato non sarà in grado di difendersi. Non credere a chi ti dice che è possibile farlo indipendentemente dalla fisicità. Non ci si può difendere senza usare il corpo, e questo deve poter funzionare bene. Questo non vuol dire fanatismo da fitness, ma nemmeno totale mancanza di preparazione.
- Chi studia come difendersi DEVE imparare ad aggredire. Non vuol dire diventare degli attaccabrighe, ma è fondamentale che tu sappia come attaccare e non aver paura di colpire e di proiettare la tua aggressività.il concetto di DIFESA è strettamente collegato al concetto di ATTACCO. Quando sei nella necessità di difenderti vuol dire che qualcuno ti ha già attaccato: contrattaccare può essere la chiave che apre la via di fuga. Il contrattacco è il modo con cui la vittima aggredisce l’aggressore. Laddove non si può scappare l’unico modo per salvarsi è necessariamente legato alla tua abilità di colpire l’aggressore.
- Deve esserci il combattimento libero, possibilmente senza esagerare nelle protezioni, per condizionare il corpo, comprendere quali sono i propri limiti ed eventualmente estenderli.
Il combattimento da strada in realtà differisce in parte dal combattimento sportivo, un po’ come sciare in pista differisce dallo sciare in neve fresca ma per imparare a sciare in neve fresca come minimo prima devi saper andare in pista. E’ normale avere un po’di paura del combattimento ma un buon insegnante fa in modo che l’esperienza sia progressiva e non traumatica. Un po’ come per il nuoto: all’inizio è meglio partire da dove si tocca o con qualche aiuto come i braccioli, ma se voglio imparare a nuotare davvero non posso farlo senza entrare almeno in una piscina.
Se devo pensare ad una ragione per cui esistano corsi di difesa personale senza combattimento, in confidenza, le uniche 3 cose che mi vengono in mente sono:- Insegnati ingenui, troppo inesperti o troppo fiduciosi nelle loro capacità da dimenticarsi di cosa potrà fare davvero l’allievo nel momento del bisogno.
- Insegnanti incompetenti che vendono corsi per imparare a difendersi in una settimana perché loro sono diventati istruttori in una settimana.
- Insegnanti poco onesti che si approfittano delle paure della gente per vendergli cose inutili
- La presenza di preparazione teorica: è un aspetto che non va trascurato e che è complementare (non sostitutivo!) all’aspetto fisico. Anche gli aspetti come postura, voce, linguaggio del corpo, vanno allenati e praticati. È compito del maestro accorgersi degli errori dell’allievo e correggerlo.
È possibile insegnare la difesa personale ai bambini?
Per come la vedo io un corso di Difesa Personale rivolto ai bambini è una pazzia.
Un corso di difesa personale sarebbe troppo pesante per lui…
…a un bambino piccolo sarebbe meglio far intraprendere un percorso marziale tradizionale come il Kung Fu, il Judo, il Karate, il Viet Vo Dao o il Taekwondo.
Le arti marziali tradizionali fanno molto bene ai bambini: possiedono grandi capacità di sviluppare la motricità e il carattere.
Intorno ai 12/13 potrebbe aver senso anche qualche sport da combattimento mentre aspetterei almeno i 15 anni per parlare di Difesa Personale
L’unico caso in cui si potrebbe parlare di Difesa Personale a un bambino è di fronte a casi particolari come il bullismo ma magari trattando il caso specifico con delle lezioni individuali.
Posso imparare a difendermi anche se sono un disabile o possiedo delle menomazioni fisiche?
Le disabilità forti sono situazioni molto limite che, al pari dei bambini, vanno trattate caso per caso.
Se qualcuno volesse imparare è possibile difendersi anche in sedia a rotelle (io stesso ci sono finito due volte e insegnavo comunque), ma ogni disabilità è una situazione a sé stante.
L’unica possibilità in questo caso è fornita da lezioni individuali e soprattutto legata a una grande capacità umana e tecnica da parte dell’insegnante, che dev’essere in grado di immedesimarsi nella disabilità altrui.
Ma fai molta attenzione perché i corsi che si rivolgono alle fasce deboli sono quelli più soggetti alla truffa. Valgono le stesse regole di prima: non esistono trucchi o scorciatoie e anzi se hai una disabilità dovrai faticare il doppio di una persona normale per raggiungere dei veri risultati.
Cosa ne pensi di corsi on-line o dei dvd?
E’ difficile dare una regola generale, molti sono assolutamente inutili perché sono prodotti di bassa qualità in cui manca la didattica, alcuni invece sono fatti molto bene e possono dare degli spunti di riflessione o fornire supporto in specifiche aree del combattimento.
Io stesso per aiutare le molte persone che mi seguono ho realizzato questo, ma si tratta di un prodotto di alto livello e molto specifico che tratta una nicchia della Difesa Personale che ben si presta a essere appresa in questo modo. Inoltre è un video corso molto articolato che a differenza dei soliti DVD offre un supporto didattico post vendita e il piano di studio si articola per almeno tre anni di allenamento.
Resta comunque da dire che non è possibile realizzare video per ogni area della Difesa Personale perché oltre un certo livello si tratta di un processo talmente articolato che non può prescindere dalla presenza di un istruttore in carne e ossa.
E’ possibile imparare usando dei libri?
Se stai pensado a quei libri con le foto ti dico già che sicuramente lì non c’è niente di utile da imparare.
Il libro con le foto è un’idea anni 70 (quando costava troppo realizzare i video) che oggi non ha più senso di esistere (anche se con le foto è più facile sembrare bravi e illudere il praticante). Comunque sia nessuno ha mai imparato delle vere abilità con quella roba.
Esistono però libri interessanti, che magari potresti leggere e che ovviamente non possono insegnati a difenderti ma che possono per contro aumentare la tua conoscenza ed aiutarti nel tuo percorso di marzialista. Ne trovi diversi indicati nella seziona del sito relativa alle risorse consigliate.
P.S. Questo articolo ha ormai un paio di anni e volevo avvisarti che di recente ho pubblicato un libro sulla Difesa Personale che è sta avendo un enorme riscontro positivo. Non è uno di quegli assurdi libri con le foto che cerca di insegnati qualche tecnica ma è un testo che contiene informazioni che non erano mai state pubblicate prima. Svela tutte le conoscenze biomeccaniche, tattiche e strategica di cui ha bisogno chiunque voglia essere efficace alla Difesa Personale. Ti aiuterà a trovare un buon insegnante vicino a dove vivi tu, a capire cosa studiare, come muovere i primi passi e come perfezionare l’allenamento in base al tuo livello. Il libro è una mappa che ti guiderà da zero (o dal livello in cui sei adesso) fino a diventare un vero esperto.
Ti avviso già che però non è un libricino da cento pagine ma è un tomo che ne contiene più di 360 (è il libro più grosso mai scritto fino adesso sulla difesa personale)… perché anche in questo caso di cose da sapere ce ne sono parecchie e purtroppo non ci sono scorciatoie.
Cliccando qui trovi maggiori informazioni (nella pagina c’è anche un video) e ci sono diverse recensioni di chi lo ha già letto.
Che cos’è il condizionamento? C’è anche nella difesa personale?
Ritornando al paragone con la musica: se vuoi fare il chitarrista ad un certo livello devi avere un ispessimento della pelle sui polpastrelli, e questi “calli” arrivano con la pratica continuando a premere le corde.
Per le arti marziali è la stessa cosa: non si tratta necessariamente di abbattere a tibiate i banani per rinforzare le gambe o farsi venire i calli sulle nocche, ma la pratica e il contatto fisico servono anche per prendere confidenza con tutto ciò che succede quando il corpo è sottoposto allo stress di una situazione di pericolo.
- Il condizionamento è importantissimo in qualsiasi corso di arti marziali.
Riuscire a gestire il respiro per un maratoneta è condizionamento fisico: allo stesso modo un marzialista deve essere in grado di tirare pugni, calci e altre percussioni ai colpitori o al sacco per un’ora o più.
Molti ragazzi alle primissime armi si sbucciano le nocche dopo pochi minuti di allenamento ai colpitori. Gli stessi ragazzi alla fine dell’anno sono in grado di colpire per più di un’ora senza essere nemmeno arrossati.
- Non si tratta di essere supereroi, ma di abituare il proprio fisico allo sforzo senza rovinarlo o romperlo.
!!!Attento al marketing di bassa lega!!!
Un ultimo consiglio: piuttosto di fare un corso di difesa personale non strutturato (programma complessivo di studio inferiore ai 5 anni) o che è solo una raccolta semplificata di tecniche provenienti da qualche tradizionale o il cui unico punto di forza è essere di pseudo derivazione militare, scegli uno sport da combattimento.
L’apprendimento deve essere ben strutturato e proporzionato alle reali possibilità di un normale cittadino.
- Se un corso è serio, ci deve essere una didattica.
Dire che “conoscere tecniche di derivazione militare è il modo migliore per difendersi” è solo marketing: i militari girano sempre armati e le guerre non si vincono certo a mano nuda.
La difesa personale disarmata sta a un normale militare come l’informatica ad un calzolaio!
Ci sono tanti militari capaci di difendersi anche a mano nuda ma nel 99% dei casi è perché hanno passione per le arti marziali e hanno studiato autonomamente, non perché sia un’abilità specifica dovuta al loro grado.
Io stesso ho allenato militari e forze dell’ordine ma erano ragazzi motivati che lo facevano per la loro crescita personale.
Certo, ci sono poi alcuni militari d’élite, come per esempio i corpi scelti, che combattono anche a mano nuda e saprebbero gestire uno scontro anche contro gente armata, ma guardati qualche documentario per vedere come si addestrano.
Questo non vuol dire che in un corso di difesa personale non ci possano essere tecniche che usano anche i militari, ma vuol dire che la discriminante è la didattica e la qualità del corso in generale.
Una tecnica non è buona perché è stata scoperta da un Maestro famoso o perché usata da un militare:
- una tecnica è buona perché risolve un problema specifico e a parità di altre può essere parametrizzata con risultati migliori rispetto a modo, tempo e misura.
Questo vuol dire nel concreto che per esempio richiede meno forza per essere fatta rispetto a un’altra, è più veloce, richiede meno spostamenti ecc.
Le tecniche non sono buone in assoluto ma sempre in termini comparativi rispetto ad altre opzioni.
E’ solo un problema di fisica, non c’è niente di esoterico o di autoreferenziale.
Per finire
Non confondere l’abilità del maestro con la tua: il fatto che lui sia molto bravo è solo il punto di partenza, ciò che conta davvero è quanto può far diventare bravo te.
Le sue qualità umane e di formatore sono il punto chiave.
Ricorda sempre: la difesa personale non è diversa dal resto delle abilità che hai già acquisito.
Ci sono delle regole che valgono sempre quando vuoi imparare qualcosa:
- Più serio e strutturato è l’apprendimento e prima raggiungerai dei veri risultati.
- Più l’ambiente è adatto allo studio e più semplice sarà studiare.
- Più chi ti insegna ti sa aiutare, capire e motivare correttamente e più sarà semplice imparare.
- Più ore dedichi allo studio e alla pratica e prima arrivano i risultati.
“oggi sii umile, sorridi e allenati perché presto sarà già domani”
Alla prossima
Enrico Luciolli